Week 24 Year 1 - Lunedi, 26 Marzo 2012
"Facebook"
Ho resistito all'applicazione per anni. Quando è uscita, c'erano diverse chat online disponibili con le quali avevo giocherellato un po' per poi giungere alla conclusione che intrattenere amicizie online semplicemente non faceva per me. Facebook era un’altro strumento del genere con però un potenziale maggiore che inevitabilmente avrebbe procurato anche maggiori grattacapi. In qualche modo sapevo esattamente quello che a cui stavo andando incontro, ma non avevo forse valutato bene la diversità dei possibili scenari che si sarebbero presentati. Mettiamo da parte i giochi, le cause, le pagine e tutte quelle cose correlate che hanno uno loro perché. Concentriamoci sul lato "sociale" della applicazione. Ho avuto un assaggio del suo lato più brutto varcando l’ambiente in modo del tutto giocoso ed ingenuo. Per me era un gioco. Quale errore! Non vorrei essere fraintesa, io amo facebook, ma il modo in cui lo uso è cambiato parecchio e forse anche per il meglio. Perché alla fine, Facebook può veramente rovinarci la vita.
Sembra che alcuni datori di lavoro siano sempre più interessati ai profili dei loro dipendenti, a volte in tale misura da arrivare a chiedere l’accesso diretto ai loro account. Per quale motivo? perché non si sono mai preoccupati altrettanto del fatto che gli stessi dipendenti utilizzano sistemi di messaggistica istantanea quali Skype ed altri? Mi risultano essere, quantomeno sul lavoro, fonte di distrazione alla pari di facebook ed esistono anche da molto più tempo. Eppure nessuno se ne è mai interessato. No. Facebook è diverso. Offre un tale potenziale e sostegno allo sviluppo e crescita di qualsiasi nostra inclinazione naturale, aspirazione, curiosità, che alla fine cattura tutto il nostro essere inducendoci spesso e volentieri a rivelare molto della nostra persona. Facebook è il posto giusto per far sapere a tutti dove siamo e cosa facciamo. Facebook è il posto giusto per distrarsi un pò mentre siamo intenti a fare altro. Facebook è il posto giusto se si vuole chattare e condividere materiale ed informazioni in tempo reale con tutti i nostri amici o con un gruppo selezionato, in qualsiasi momento e luogo. Facebook è il posto ideale per chi si sente solo, per chi vuol dimostrare al mondo quanto sia sexy, quanto sia popolare, per chi vuole conoscere un pò meglio una persona, per chi vuole comunicare ciò che prova o pensa a qualcuno o in merito a qualcosa. Facebook è perfetto per chi è timido e vuole fare i primi timidi passi da una distanza di sicurezza. - "Ma poi devono anche essere pronti ad affrontare chiunque o qualunque cosa si presenti all’uscio di casa. Giusto?” - "Oh ma taci SUB!" - Quante volte a ciascuno di noi è capitato di effettuare l’accesso, far sapere al nostro mondo che siamo online e constatare che qualcuno ci stava aspettando, per dimostrarci affetto, sostegno, giocare con noi o anche indispettirci. E quante volte, partecipando a questi giochi, ci siamo ritrovati di mezzo un terzo incomodo? Certe situazioni nevroticamente esilaranti!
E più contatti aggiungiamo, più le cose si complicano. Perche alla fine non possiamo condividere qualsiasi informazioni con chiunque, è semplicemente impensabile. È ormai evidente a tutti, che Facebook sia un dominio sociale reale e palpabile all’interno del quale è nell'interesse di ogni utemte gestire accuratamente il proprio profilo. Voglio dire, credo che ogniuno di noi si sia ritrovato a gestire ad un certo punto qualche episodio imbarazzante a dimostrazione del fatto che sia del tutto inopportuno pubblicare qualsiasi cosa anche se in realtà si tratti di cosa perfettamente adatta e conveniente, solo non condivisibile in modo indiscriminato con tutti. Per fortuna abbiamo anche la possibilità di definire delle liste. Una vera e propria manna uno pensa. Ma alla fine, si scopre comunque che non possiamo sapere chi si relaziona con chi. Non è una cosa da prendere alla leggera. Ci si può ritrovare coinvolti in questioni altrui senza neanche sapere cosa sia successo. Un vero e proprio incubo!
Detto questo, stavo pensando, tornando ai datori di lavoro, che ci servirebbe una nuova funzione. La funzione "alter ego". Cioè una funzione che permetta ai datori di lavoro, ma anche, perché se si trattasse solo di loro saremmo fortunati, ai vari fidanzati, fidanzate, mogli e mariti, mamme e papà, di accedere ai nostri account limitatamente però ad ambito a loro consone. Saranno i legittimi titolari a decidere ciò che l’alterego può vedere. Urge una soluzione. È di fondamentale importanza! Per esempio, i datori di lavoro vedono unicamente i contatti dell’ambiente professionale e relative interazioni, i nostri cari accedono ad un ambiente comunemente condiviso nella realtà. E così via. Sarebbe così semplice! - "Ma totalmente inefficace SUB" - Perché in ultima analisi, quello che sappiamo noi sanno anche loro. Facebook è un network sociale socialmente socievole. Non c'è spazio per la privacy. Quindi rimaniamo abbottonati e manteniamo il nostro aplomb.
Nota 1 - a proposito di SUB vedere Lunedi, 5 Dicembre 2011 "Circa un Druido e i suoi funghi"