Week 6 Year 2 - Lunedi 19 Novembre 2012
Metropolis 6 "In volo verso una destinazione"
Una eclisse solare oscura per qualche minuto l’emisfero australe. Milioni di anime si preparano, e con gli occhi rivolti verso il sole attendono nell’immobilità il compimento dello spettacolo. La fauna trema. Chissà se queste creature sanno cos’è un’eclisse, se gli attribuiscono un significato particolare. Tutti gli animali sono in agitazione, alcuni hanno l’aria spiazzata, la maggior parte spaventata, e tanti corrono al riparo e - “outch! guarda dove vai somaro!” - Corre, corre anche l’ esercito di podisti che dedica a questo evento una maratona e saluta lo stesso giorno al passo di corsa. Migliaia di passi affrettati segnano il ritmo, il battito accellera, quella sottile tensione che incalza prima del via e poi finalmente si libera rigonfiando tutti quei toraci. Una spinta in avanti, dall’asfalto al deserto e quel ramo che giace al suolo sbarra il percorso e allora via un’altra spinta e si elevano in volo quei corpi leggeri per superare l’ostacolo. Volano. Si volano.
Volano verso l’obiettivo. Volano i missili dall’altra parte del globo. “Bombardamenti effettuati con una precisione chirurgica”, dice il telecronista. Nuvole nere si alzano ed oscurano il cielo mentre da un’altra parte la luna copre lentamente il sole. E prosegue il telecronista: “piazze europee...immagini... ciò che è già stata definita la guerra dei poveri”. Perbacco, quasi dimenticavo lo spread. Questa settimana è tornato anche lo spread. Sembrava avesse fatto le valigie per migrare insieme agli stormi di ucelli che attraversano le città, per tornare con la primavera, invece no. Sapete quando una situazione oltrepassa ogni limite, cosi tanto da cadere nel ridicolo? Siamo arrivati proprio li. Ha dell’inverosimile. A volte mi chiedo se i popoli che hanno vissuto le grandi guerre e rivoluzioni hanno avuto la stessa sensazione mentre si sono visti scivolare lentamente verso gli inferi, impotenti. Con un lento progredire , il nostro mondo continua a scivolare in un vortice di tensione che a volta si placa, ci da tregua, ma solo per riprendere con maggior vigore. Come a primavera, la primavera araba. Proprio cosi. Le nostre amate piazze Europee trasformate in arene dove schiavi e gladiatori..- “schiavi anche loro! - “SUB fai silenzio!!” - si scontrano in una lotta dettata dalla rabbia e dalla frustrazione perché tutti parlano e parlano ma nessuno ascolta, mentre gli schermi del mondo intero intrattengono le tribune intente a seguire lo spettacolo.
Scorrono le immagini. Uomini armati si scaraventano sul singolo. - “Basterebbe arrestarlo, no?” - “SUB!” - Ma quelle braccia non si fermano e quei bastoni continuano ad abbattersi su di un corpo aggrovigliato su se stesso. Folle di persone impaurite oramai imprigionate all’interno di un flusso sotto assedio. Ma la tecnologia ci salverà. Un giorno tutto questo sarà solo un video game. Le proteste si manifesteranno sulla rete. Cosi centinaia di migliaia di muri saranno sporcati. E qualche circuito sarà interrotto.
by Lalitwist
Nota 1 - a proposito di SUB vedere Lunedi, 5 Dicembre 2011 "Circa un Druido e i suoi funghi"
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